La Lupa Capitolina è una statua di bronzo a dimensioni praticamente naturali realizzata dagli etruschi nel V secolo a.C. e conservata oggi nei Musei Capitolini al Campidoglio. Durante il XV secolo vennero aggiunti anche i due gemellini, opera forse del Pollaiolo. La lupa è il simbolo della città di Roma e della sua nascita perchè secondo la leggenda la vestale Rea Silvia venne violentata dal dio Marte e dette alla luce due gemelli. Poco tempo dopo, il nonno dei due gemellini, Numitore, venne cacciato dal trono di Alba Longa, città non lontana da dove sarebbe poi nata Roma, dal fratello Amulio. Volendo evitare che i nipoti di Numitore, una volta adulti potessero rivendicare il trono usurpato, Amulio ordinò che fossero gettati nel Tevere in una cesta. La cesta si incagliò alle pendici di un colle e i gemelli subito dopo furono trovati da una lupa che si prese cura di loro, allattandoli e proteggendoli, finchè un pastore di nome Faustolo non li trovò. I due gemelli, Romolo e Remo, sono considerati tradizionalmente i fondatori di Roma: grazie alla lupa riuscirono a salvarsi e a non morire.