giovedì 9 dicembre 2010

Campo dei Fiori

La piazza di Campo dei Fiori a Roma, vicino a Palazzo Farnese, deve la sua fama all'episodio che vide il filosofo Giordano Bruno, sostenitore dell'esistenza di una pluralità di mondi e della teoria dell'eliocentrismo (il sole è al centro dell'universo non la terra), arso sul rogo dall'Inquisizione cattolica per l'accusa di eresia il 17 febbraio del 1600. L'esecuzione è oggi ricordata da una statua eretta nel 1889 e posta nel centro di Campo dei Fiori su iniziativa del poeta Pietro Cossa ed opera dello scultore Ettore Ferrari. Oggi Campo dei Fiori, meta lontana dai soliti itinerari turistici, rappresenta uno dei luoghi dove Roma manifesta il suo carattere più autentico e vero dalla mattina presto con il caratteristico mercato di frutta, verdura e pesce all'aperto, fino a notte fonda con l'intrattenimento offerto da pubs, wine bars, ristoranti e trattorie della zona. Merita sicuramente una visita, possibilmente due...la mattina e la sera!


 

martedì 30 novembre 2010

La galleria prospettica del Borromini

Uno dei capolavori del Borromini si può ammirare a Palazzo Spada, a Piazza Capo di Ferro, vicino Campo de' Fiori. Il palazzo, che è sede del Consiglio di Stato, venne modificato dal Borromini che creò nell' androne dell'accesso al cortile uno straordinario effetto prospettico. La galleria è lunga appena 8 metri ma grazie alla sequenza di colonne di altezza decrescente e al pavimento che si alza, sembra essere illusionisticamente lunga 37 metri. La statua raffigurante Marte in fondo alla galleria sembra essere ad altezza naturale ed invece è alta appena 60 centimetri. Il Borromini ha realizzato qui un trompe l'oeil assolutamente strabiliante.

 

martedì 9 novembre 2010

I nasoni

I "nasoni" sono le fontanelle che distribuiscono acqua gratuitamente, giorno e notte, per tutta la città di Roma. Chiamati nasoni dagli stessi romani per via della forma del tubo da cui fuoriesce l'acqua che ricorda un grosso naso, ve ne sono circa 2500 in tutta la città e fra queste 280 all'interno delle mura cittadine. L'acqua che fuoriesce da queste fontanelle è potabile e sempre fresca. Esse furono volute dal primo sindaco di Roma, Luigi Pianciani, dopo la sua annessione allo stato italiano nel 1870,  per rifornire d'acqua la città. A queste fontanelle, relativamente recenti, se ne devono aggiungere moltissime altre "storiche" sparse per il centro. Da molte di queste era espressamente vietato far bere capre, asini e cavalli. Per bere da queste fontanelle come un vero romano, basta bloccare il getto d'acqua con un dito e bere dal buco nel tubo da cui uscirà l'acqua bloccata.

 

domenica 7 novembre 2010

Santa Croce in Gerusalemme

La chiesa di Santa Croce in Gerusalemme, fondata nel IV secolo da Sant'Elena, madre dell'imperatore romano Costantino, deve il suo nome alle reliquie della croce di Cristo, portate qui secondo la tradizione da Elena stessa. La chiesa conserva innumerevoli reliquie oltre a quelle della croce (nessuno ovviamente può dire se siano autentiche o no). Esse sono: tre pezzi del legno della croce, un chiodo, l'iscrizione posta alla sommità della croce (I.N.R.I., Iesus Nazarenus Rex Iudeorum), due spine della corona, il dito di San Tommaso che toccò il costato di Cristo, frammenti della colonna della flagellazione, uno dei trenta denari di Giuda, la spugna imbevuta d'aceto e usata per dissetare Cristo mentre andava al calvario e la roccia su cui era seduto mentre perdonava la Maddalena. Vi è anche conservata una parte della croce del buon ladrone. Tutte queste reliquie sono rimaste per 1610 anni in una cappella semisotterranea all'interno della basilica stessa. Oggi sono conservate all'interno della chiesa in un'ambiente del 1930. 

 

martedì 12 ottobre 2010

San Carlo alle quattro fontane

San Carlo alle Quattro fontane è una minuscola chiesa non lontana da Via Nazionale. E' uno dei capolavori del barocco romano. Venne realizzata dal Borromini dal 1634 al 1644, anche se la facciata venne completata diversi anni dopo. I romani la conoscono anche con il nome di San Carlino per le sue ridotte dimensioni: sembra infatti che sia talmente piccola da poter essere ricostruita dentro uno dei quattro giganteschi pilastri che sorreggono la cupola di San Pietro. Splendida e fantasiosa la sua cupola dove si alternano forme geometriche come esagoni, ottagoni e croci. Un'altra curiosità riguarda l'incrocio antistante la chiesa: è l'unico punto di Roma dove si possono ammirare comtemporaneamente tre obelischi allo stesso tempo. Ovvero: l'obelisco di Piazza del Quirinale, quello di Trinità dei Monti e l'obelisco situato alle spalle di Santa Maria Maggiore. 

San Carlo alle Quattro Fontane
La cupola di San Carlo alle Quattro Fontane


domenica 10 ottobre 2010

Costantino

Costantino fu imperatore di Roma dal 306 fino al 337 d.C.. Fu una delle figure più importanti dell'impero romano e il suo regno rappresentò un punto di svolta soprattutto per i cristiani. Egli infatti emanò l'Editto di Milano nel 313 con il quale concedeva libertà di culto ai cristiani fino ad allora perseguitati favorendo in questo modo la diffusione del cristianesimo nell'impero. Fu indubbiamente il primo a comprendere l'importanza della nuova religione cristiana per rafforzare la coesione culturale e politica dell'impero romano. L'Editto di Milano e la sua conversione furono probabilmente dettati più da motivi politici che non strettamente religiosi ma ebbero un'importanza fondamentale per la storia europea successiva. Roma con Costantino si arricchisce di numerose chiese, dalla vecchia San Pietro in Vaticano, a San Giovanni in Laterano, a San paolo Fuori le Mura. Inoltre fondò nel 326 la città di Costantinopoli, attuale Istanbul, che fino al 1453 sarà la capitale dell'Impero Bizantino.

 

mercoledì 29 settembre 2010

Raffaello e la sua tomba

Raffaello Sanzio è stato uno dei massimi interpreti del Rinascimento maturo italiano. Nato a Urbino nelle Marche nel 1483 fu pittore e architetto fra i più noti e richiesti anche ai suoi tempi. Venne a Roma nel 1508, ad appena venticinque anni, lo stesso anno in cui Michelangelo iniziava a dipingere la volta della Sistina, ed ebbe come primo incarico quello di affrescare per Giulio II le Stanze del Vaticano. Da allora la sua attività a Roma non si fermerà più e realizzerà innumerevoli capolavori. Scomparve molto giovane, a soli 37 anni, secondo il Vasari per una febbre dovuta a "eccessi amorosi". Venne sepolto al Pantheon e la tomba che oggi si può vedere reca una bella iscrizione: "Ille hic est Raphael timuit quo sospite vinci rerum magna parens et moriente mori" : qui giace quel Raffaello da cui Madre Natura, fin quando era ancora vivo, temette di essere superata e quando morì temette di morire con lui. 

 

domenica 12 settembre 2010

La scuola d'Atene di Raffaello

La scuola d'Atene è uno degli affreschi che ornano la Stanza della Segnatura, una delle quattro stanze affrescate in Vaticano da Raffaello per volere di papa Giulio II tra il 1508 e il 1511. L'affresco rappresenta i più importanti filosofi e matematici antichi intenti a dialogare fra loro, all'interno di un edificio immaginario classico. La prospettiva dell'edificio è mirabilmente resa e il punto di fuga è posto al centro della rappresentazione fra le teste dei due filosofi principali della Grecia antica, Platone (a sinistra, forse un ritratto di Leonardo da Vinci) e Aristotele (a destra). Platone indica il cielo ricordando che, secondo le proprie idee, il mondo non è che una brutta copia di un'unica realtà ideale e superiore; Aristotele, con un braccio teso davanti a sè, vuole esaltare che l’unica realtà possibile è quella in cui viviamo. Il maestoso edificio ricorda il progetto della nuova basilica di S.Pietro la cui costruzione era iniziata pochi anni prima. Numerosi sono i personaggi identificati in quest'affresco nonostante la loro attribuzione non sia sempre certa. Il personaggio nel cerchio rosso è Raffaello stesso che si è voluto immortalare fra i grandi del pensiero classico.


domenica 29 agosto 2010

San Pietro dal buco della serratura

Sull'Aventino, alla fine di via di Santa Sabina, sorge la Villa del Priorato di Malta, sede del Sovrano Ordine Militare di Malta. E' un ordine cattolico laico e trae le sue origini dall'antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri nato nel 1050 in Terrasanta. Divenne militare quando le necessità di difendere i propri ospedali imposero ai suoi adepti di impugnare le armi. Si costituì quindi come forza armata e acquisì territori, divenendo un vero e proprio stato. Controllò l'isola di Malta fino all'avvento di Napoleone. Oggi ha la sua sede ufficiale sull'Aventino e guardando dal buco della serratura del portone principale si può vedere perfettamente inquadrata la cupola di San Pietro, alla fine di un giardino molto elegante. Una vera e propria sorpresa che lascia sempre stupiti.

giovedì 12 agosto 2010

I supplì

I supplì sono una specialità tipicamente romana e del Lazio in generale. Sono palle di riso al pomodoro, con pezzi di mozzarella fusa all'interno, avvolti da una sottile e dorata frittura. A Roma sono anche conosciuti come supplì al telefono: l' originale nome viene dal fatto che la mozzarella contenuta all’interno, durante la cottura si scoglie e così, dividendo il supplì a metà le due parti restano “unite” dai fili di mozzarella così come immaginariamente due persone sono "unite" dal filo del telefono. Praticamente tutte le pizzerie di Roma fanno i supplì ed è sostanzialmente difficile trovare locali dove non sono particolarmente buoni. Ma per assaggiare forse i migliori in assoluto allora bisogna andare da Franchi, via Cola di Rienzo 200-204, Metro A fermata Lepanto o Ottaviano San Pietro. Franchi nacque come norcineria nel 1925 e oltre ad una vasta selezione di eccellenti pietanze, vende anche dei supplì che vale assolutamente la pena di assaggiare.

 

mercoledì 4 agosto 2010

Caravaggio a Roma

Crocifissione di San Pietro, Santa Maria del Popolo
Caravaggio fu uno dei più grandi pittori di tutti i tempi. Nonostante la sua breve vita (morì a soli 39 anni) riuscì a rivoluzionare il modo di dipingere della sua epoca per il particolare utilizzo della luce (teatrale, spirituale e non naturale) e per il profondo verismo di alcuni suoi quadri. Schiere di pittori imitarono il suo stile dando vita al "caravaggismo". A Roma sono conservati 23 quadri del Caravaggio, più di ogni altra città al mondo. Sette di questi si possono ammirare gratuitamente andando a visitare queste quattro chiese: San Luigi dei Francesi (tre quadri, lo splendido trittico su San Matteo), Sant'Agostino (la Madonna dei Pellegrini), Santa Maria del Popolo (Crocifissione di  San Pietro e Conversione di San Paolo) e Santa Maria della Concezione dove nella sacrestia è conservato San Francesco in preghiera (recentemente attribuitogli). Il resto dei dipinti è diviso fra vari musei tra cui spicca la Galleria Borghese che ne ha ben sei. Caravaggio visse ed operò a Roma fra il 1595 e il 1606 prima di fuggire perchè condannato a morte per aver ucciso un uomo. Scappò nel sud Italia, si rifugiò a Malta, ritornò vicino Napoli dove morì misteriosamente nel 1610.

Vocazione di San Matteo, San Luigi dei Francesi


lunedì 12 luglio 2010

Il cardinale Scipione Borghese

Il bacchino malato, Caravaggio
Scipione Borghese fu il nipote del papa Paolo V che fu pontefice dal 1605 al  1621. E' noto principalmente per aver costruito Villa Borghese con annesso palazzo e aver accumulato moltissime opere d'arte. Cardinale, mecenate e amante dell'arte non si limitò soltanto a commissionare opere d'arte ma alcune le ottenne anche con metodi...meno ortodossi. Così fu per il Bacchino Malato del Caravaggio. Il dipinto apparteneva al Cavalier d'Arpino, pittore e uno dei primi maestri del Caravaggio. Poichè Scipione voleva il quadro a tutti i costi gli fece perquisire la casa e, avendo trovato alcune armi, lo arrestò e lo condannò a morte. Per riavere la libertà il pittore dovette cedere il suo Caravaggio...Anche per un altro quadro, la Deposizione di Raffaello, il cardinale convinse il papa ad aiutarlo a...trafugarlo! Il quadro era conservato nella chiesa di San Francesco a Perugia. Venne fatto calare dalla finestra e portato a Roma. Ai perugini che reclamavano il furto il cardinale fece rispondere suo zio il papa Paolo V che disse che gli serviva per le preghiere nella sua cappella privata. Al suo posto inviò un altro quadro mentre l'opera di Raffaello rimase alla galleria di famiglia.

La Deposizione, Raffaello



sabato 3 luglio 2010

La grattachecca

La grattachecca è un "must" per chiunque venga a Roma specialmente d'estate. Il termine è prettamente romano e viene da "checca' con cui nella tradizione romanesca si indicava il ghiaccio. Sostanzialmente è ghiaccio tritato con l'aggiunta di sciroppi aromatici o succhi di frutta. Non va confusa con la granita siciliana che si ottiene mescolando prima l'acqua e il succo lasciando congelare il tutto successivamente. Vi sono diversi chioschi a Roma che preparano la grattachecca ma forse la migliore in assoluto (anche in termini di attesa per la fila!) la si può gustare a Via Trionfale, angolo via Bernardino Telesio, nel quartiere Prati (stazione Ottaviano San Pietro, metro A). Qui vengono preparate grattachecche dal 1933 e i prezzi sembrano essere ragionevolmente bassi anche in confronto con quelli degli altri chioschi al centro. Da non perdere le specialità con l'aggiunta di frutta fresca.

 

lunedì 28 giugno 2010

La gelateria Giolitti

La gelateria Giolitti si trova a via Uffici del Vicario, 40, a pochi metri dalla sede della Camera dei Deputati a Montecitorio. E' probabilmente la migliore gelateria di Roma. La sua storia inizia nel 1890 quando i signori Giuseppe e Bernardina Giolitti aprirono una latteria in centro a Roma. La qualità dei prodotti era talmente alta che dopo pochi anni divenne la latteria della Casa Reale. Con il passare degli anni l'azienda si ingrandì, acquistò la sede odierna specializzata nella produzione di gelato artigianale secondo antiche ricette. Oltre a tutti i più importanti politici italiani, hanno visitato la gelateria, fra gli altri, John Travolta, Susan Sarandon, Sharon Stone, Cameron Diaz, Antonio Banderas e anche, nel 2009, Michelle Obama con le figlie!

domenica 6 giugno 2010

Il teatro dell'opera di Roma

Il teatro dell'opera di Roma venne inaugurato nel 1880. Furono diverse le opere che furono rappresentate qui per la prima volta: la Cavalleria Rusticana e Iris di Mascagni, la Tosca e Gianni Schicchi di Puccini etc. Praticamente tutti i grandi personaggi dell'opera vi hanno cantato: da Enrico Caruso a Beniamino Gigli, da Maria Callas a Monserrat Caballè, da Carreras a Domingo e Pavarotti. Al centro della sala pende un gigantesco e prezioso lampadario in cristallo di Murano che sembra essere il più grande lampadario del mondo.

 

sabato 22 maggio 2010

Il cenotafio di Michelangelo

All'interno del Palazzo dei Santi Apostoli, a due passi da Piazza Venezia, si trova il cenotafio di Michelangelo. Il cenotafio è un monumento che ricorda una persona sepolta in realtà in un altro luogo. Sembra che quando Michelangelo morì lo si dovesse seppellire in un chiostro di questo palazzo. Ma poichè il grande artista aveva fatto sapere chiaramente che avrebbe voluto essere seppellito a Firenze, città dove era cresciuto e che amava moltissimo, il nipote Leonardo Buonarroti prese il corpo dello zio e lo caricò verso Firenze e, come un sacco, lo fece arrivare l'11 marzo del 1564. Michelangelo dopo questo ultimo viaggio molto avventuroso venne sepolto nella basilica di Santa Croce a Firenze, dove tuttora si trova.


 

mercoledì 12 maggio 2010

Sant'Angelo in Pescheria

All'interno del ghetto si trova una chiesa costruita all'interno delle rovine del Portico d'Ottavia conosciuta con l'appellativo di "in Pescheria" per la vicinanza con il mercato del pesce di quella zona, oggi non più esistente. Si racconta che ogni sabato i padri gesuiti che reggevano questa chiesa obbligavano gli ebrei della zona ad andare a sentire la predica fatta allo scopo di convertirli; ma pur di non sentirla gli ebrei si mettevano dei tamponi alle orecchie così da evitare qualsiasi tentativo di conversione!

 

martedì 27 aprile 2010

Il campanile ballerino

Sant'Andrea delle Fratte, progettata da diversi architetti fra cui Borromini che ne disegnò il bellissimo campanile, è una chiesa vicina a Piazza di Spagna. Conserva al suo interno due splendidi angeli eseguiti dal Bernini e destinati in principio a Ponte Sant'Angelo ma qui trasferiti per proteggerli dalle intemperie. La chiesa è famosa anche per una curiosità: ha quello che viene chiamato a Roma il "campanile ballerino". Ogni volta che le campane suonano il campanile oscilla vistosamente e i romani lo hanno soprannominato appunto ballerino!

 

lunedì 12 aprile 2010

Santa Maria degli Angeli

Una delle particolarità di questa chiesa è che è stata ricavata dalle rovine delle più grandiose terme romane mai costruite, le terme di Diocleziano. Esse sorgevano nell'area di Piazza della Repubblica (nei sotterranei della metro se ne possono ancora vedere dei resti) e la chiesa venne ricavata da uno degli ambienti delle terme. La facciata stessa sembra una gigantesca rovina. Il progetto di riutilizzare le rovine delle terme per costruirci una chiesa è di Michelangelo. All'interno della chiesa alla metà del 1700 Vanvitelli vi collocò diverse quadri e pale d'altare che erano conservati in San Pietro e che furono interamente sostituiti da mosaici (se si fa attenzione si nota che in San Pietro non ci sono quadri ma solo mosaici alle pareti). Una curiosità di questa chiesa al di là dei molti personaggi famosi sepolti (Bartolomeo Diaz, Salvator Rosa, il papa Pio IV etc) è la meridiana nel transetto. Dal 1700 al 1846 servì a determinare l'esattezza del calendario gregoriano e la data della Pasqua secondo i moti del sole e della luna.

 

venerdì 2 aprile 2010

La Rupe Tarpea

La Rupe Tarpea corrisponde alla parte meridionale del Campidoglio. Prende il nome da Tarpea, la figlia del custode della rocca capitolina. Secondo la leggenda Tarpea avrebbe tradito la città di Roma, indicando ai Sabini, popolazione rivale dei romani, il sentiero segreto per raggiungere il colle del Campidoglio. Dopo questa rivelazione sarebbe stata uccisa dagli stessi Sabini. In memoria di questo evento secondo la tradizione romana dalla Rupe Tarpea venivano gettati tutti i traditori della patria e gli assassini.

 

lunedì 22 marzo 2010

La Bocca della Verità

La Bocca della Verità rappresenta la testa di un fauno e probabilmente era la botola di una cloaca. Veniva utilizzata secondo la leggenda per stabilire quanto fosse veritiera una persona. Si racconta che chi diceva il falso tenendo la mano dentro la bocca, avrebbe avuto la mano mozzata. Un giorno la moglie di un ricco romano viene accusata di adulterio e sottoposta a questa prova dal marito. Il giorno prescelto una folla di gente si raduna per vedere cosa succede e un folle, in realtà l'amante della donna, la bacia davanti a tutti. La folla vorrebbe linciare l'uomo ma la donna lo difende e si sottopone al giudizio della Bocca della Verità asserendo di non aver mai baciato nessun uomo ad eccezione del marito e di quel pazzo. Inserisce la mano ma rimane intatta con soddisfazione del marito e disappunto della bocca stessa, affrontata con tanta audacia da una donna. Da allora in poi la Bocca della Verità non giudica più nessuno...

 

venerdì 26 febbraio 2010

Il Mosè ridicolo

Vicino a Piazza della Repubblica si trova la fontana del Mosè, inaugurata nel 1589. Realizzata da Domenico Fontana, è tutta in travertino e al centro è disposta la statua del Mosè, opera di Sormani e del Bresciano. Il Mosè con le Tavole della Legge nella mano sinistra indica l'acqua che sgorga sotto di lui alludendo al miracolo delle acque scaturite da una roccia per dissetare il popolo d'Israele. Ma al momento di questo miracolo raccontato dalla Bibbia, Mosè doveva ancora aver ricevuto le Tavole della Legge! Per questo errore grossolano e per le fattezze tozze e non certo aggraziate di questa statua, i romani la soprannominarono "il Mosè ridicolo".

 

lunedì 22 febbraio 2010

Le catacombe

Le catacombe di Roma sono antichissime aree cimitieriali scavate generalmente nel tufo. Le prime risalgono alla fine del II secolo d.C. Vennero scavate al di fuori della cinta muraria della città per il divieto che esisteva allora a Roma di seppellire i morti all'interno della città. Quando nel 313 grazie a Costantino divenne possibile praticare il cristianesimo liberamente molti cristiani vollero farsi seppellire accanto ai martiri che nei primissimi secoli erano stati tumulati nelle catacombe. Con il passare dei secoli esse divennero gradatamente abbandonate e le reliquie dei martiri trasferite in diverse chiese. Per molti secoli si persero le tracce delle catacombe e di come accedervi e fu solo nel 1800 che si iniziò a esplorarle sistematicamente. Nelle catacombe si potevano trovare anche delle bellissime cripte, come quella della catacomba di San Callisto chiamata cripta dei papi. Nove fra i primi pontefici della storia cristiana vennero sepolti qui.

 

martedì 26 gennaio 2010

La statua del Babuino

In via del Babuino, una delle tre strade che si dipartono da Piazza del Popolo, c'è una statua che gode di una fama del tutto particolare. La statua, che dovrebbe rappresentare un sileno, venne considerata talmente brutta dalla gente di Roma che si diceva assomigliasse a una scimmia, ovvero a un babbuino. La sua bruttezza dette quindi il nome alla strada dove si trova! Ma la sua popolarità la deve anche a un certo cardinale Dezza, che risiedeva verso la fine del 1500 in un palazzo vicino. Sembra che ogni giorno, passando di lì, fosse solito levarsi il cappello e inchinarsi. Il cardinale era probabilmente miope e forse scambiava il babbuino per un santo. Da allora la statua divenne oggetto di scherzi e lazzi fino a diventare una delle statue parlanti di Roma dove la gente appende satire, poesie e invettive generalmente rivolte a politici e personaggi famosi.