mercoledì 28 settembre 2011

L'origine della parola "moneta"

Sul Campidoglio, uno dei sette colli di Roma che oggi possiamo ammirare nella risistemazione di Michelangelo, sorgeva il tempio di Giunone Moneta (Giunone ammonitrice - dal latino monere). Nei pressi del tempio, costruito nella metà del IV sec. A.C., successivamente sorse la zecca di Roma. Poichè la zecca venne costruita accanto al tempio di Giunone Moneta, nel linguaggio popolare quello che la zecca produceva (ovvero le monete) iniziò a essere chiamato moneta. Ancora oggi le monete hanno mantenuto il loro nome che si è trasmesso anche in altre lingue. Ad esempio: money in inglese; monnaie in francese, moneda in spagnolo e romeno, moeda in portoghese etc.

domenica 3 luglio 2011

La Piramide Cestia


 
             La Piramide Cestia
Non tutte le città italiane possono vantare una piramide...Roma sì! Vicino Porta San Paolo si trova infatti la Piramide Cestia, chiamata così da Caio Cestio che ne ordinò la costruzione. Costui era un uomo politico ricchissimo, che decise per la sua morte di farsi costruire non una semplice tomba...ma una piramide vera e propria! Imitando gli antichi faraoni egiziani chiese ai suoi eredi di costruirgli una piramide ma precisò anche una cosa molto curiosa: essendo un uomo molto ricco e dovendo lasciare le sue sostanze agli eredi, come condizione per poter usufruire della sua eredità, chiese che la piramide fosse costruita entro 330 giorni! Ovviamente gli eredi, attratti da tanto denaro, sembra che terminarono la piramide anche con alcuni giorni di anticipo! La curiosità relativa al tempo di costruzione della piramide si può ancora leggere sulla facciata della piramide stessa.   

L'iscrizione sulla facciata della piramide


martedì 10 maggio 2011

Il Palatino

Il Palatino è il più ricco dei colli di Roma in termini di storia e si estende dal Foro romano fino ad arrivare al Circo Massimo. Recenti scavi hanno scoperto dei resti di capanne risalenti al XII secolo a.C., testimonianza questa dell'antichissima origine di Roma (anche se tradizionalmente Roma nacque "solo" nel 753 a.C.!). A partire dal I secolo d.C. il Palatino divenne la sede degli imperatori romani che iniziarono a costruire un enorme complesso di costruzioni che venivano usate come residenza privata. Diversi imperatori contribuirono ad arricchire questo complesso di costruzioni tanto che per gli antichi romani il Palatino divenne sinonimo di un gigantesco "palazzo": infatti la parola palazzo (in inglese palace, in francese palais etc.) deriva proprio dal Palatino, il cui antico nome latino era Palatium.

domenica 17 aprile 2011

Via Appia antica

        
  
 Un tratto dell'Appia antica

                       
            Il percorso da Roma a Brindisi



                


                              


Via Appia antica veniva chiamata dagli antichi romani regina viarum, la regina delle vie. E' sicuramente la più importante delle vie antiche di cui ci siano rimasti i resti e collegava Roma con Brindisi, che a quell'epoca era un porto fondamentale per i commerci con la Grecia e l'Oriente. La costruzione della via si deve al censore Appio Claudio Cieco e inizia nel 312 a.C.. La strada, a differenza delle altre fino ad allora costruite, era interamente pavimentata e le pietre non solo combaciavano perfettamente ma erano anche levigate. Questo permetteva di percorrere la via anche quando pioveva. Era larga 4,1 metri, una distanza che garantiva il passaggio in entrambi i sensi dei carretti romani ed era affiancata dai marciapiedi, così come lo sono le strade moderne. Durante il medioevo la strada venne utilizzata dai crociati per partire alla volta della Terrasanta. Una curiosità riguarda Spartacus. Egli era uno schiavo che insieme a 6,000 compagni nel 71 a.C. si ribella a Roma. Dopo la sua morte i 6,000 ribelli che lo avevano affiancato nella sua lotta vengono tutti crocifissi sull' Appia Antica da Roma fino a Pompei. Deve essere stato uno spettacolo a dir poco terrificante!
   

domenica 20 marzo 2011

Pizzeria "Da Baffetto"

Per godere della tipica atmosfera di una pizzeria romana, con le voci, il frastuono e la bontà delle sue pizze, una volta a Roma è quasi d'obbligo andare a mangiare da Baffetto. Si trova in via del Governo Vecchio 114, a due passi da Piazza Navona. Baffetto offre l'esperienza di una pizza sottile, croccante e cucinata nel tipico forno a legna. Bisogna essere pronti a fare un pò di fila e non appena si è finito pronti a lasciare il tavolo per i prossimi clienti, ma l'esperienza vale sicuramente la pena! Da non perdere oltre alla pizza anche gli antipasti fritti. 

mercoledì 2 marzo 2011

La basilica di Massenzio

La basilica di Massenzio è uno degli edifici più grandiosi di Roma antica che si possono ammirare oggi. Costruita agli inizi del IV secolo d.C. da Massenzio che per pochi anni fu imperatore di Roma prima di essere sconfitto da Costantino, occupava un'area immensa. Quello che rimane oggi è solo una navata minore il cui muro esterno si può vedere da via dei Fori Imperiali. All'interno vi era una gigantesca statua di Costantino (ricavata da una precedente di Massenzio) di cui si sono conservate alcune parti. Solo la testa misurava 2.6 metri! Andando verso la chiesa di Santa Francesca Romana si può ammirare la parte interna della costruzione con le maestose volte a botte alte quasi 25 metri. Queste volte, per la loro grandezza e armonia, hanno ispirato moltissimi artisti del Rinascimento. Tutto il resto della costruzione è andato perduto dopo un terremoto del IX secolo e il materiale reimpiegato per l'abbellimento della vecchia basilica di San Pietro.
 

          
                Basilica di Massenzio, interno

Basilica di Massenzio, esterno


mercoledì 23 febbraio 2011

Qualche curiosità sul Pantheon

Il Pantheon, realizzato una prima volta da Agrippa (come si legge sul timpano d'ingresso), genero di Augusto, nel I secolo a.C., dopo aver subito due incendi venne ricostruito interamente da Adriano agli inizi del II secolo d.C.. Il Pantheon, tempio inizialmente dedicato a tutti gli dei romani (Pan = tutti; Theon = dei) è il monumento romano che ci è giunto nelle migliori condizioni perchè, essendo stato consacrato a chiesa nel VII secolo, i papi non potevano prelevare marmi o altro materiale da costruzione come avvenne invece per il Foro o per il Colosseo. Architettonicamente parlando il Pantheon può essere descritto come una sfera inserita all'interno di un cilindro: infatti l'altezza del monumento (dal pavimento alla sommità della cupola) è di 43,3 metri che corrisponde anche al diametro della base della cupola. Un'altra curiosità: la cupola di San Pietro è la più grande cupola di Roma (e d'Italia) e venne progettata da Michelangelo. Ma lo stesso artista amava e ammirava talmente tanto il Pantheon, che quando realizzò la cupola di San Pietro volle far avere alla stessa un diametro di alcuni centimetri più corto rispetto a quella del Pantheon: un omaggio alla grandezza di quest'ultima. San Pietro quindi ha la cupola più grande per dimensioni, ma la cupola più larga alla base rimane quella del Pantheon.

    
   La cupola dall'interno


martedì 22 febbraio 2011

La Fontana dei Quattro Fiumi



La statua del Nilo
La Fontana dei Quattro Fiumi si trova al centro di Piazza Navona. Realizzata su disegno del Bernini nel 1651 è una rappresentazione fantasiosa in puro stile barocco dei più importanti fiumi situati nei 4 continenti allora conosciuti: il Rio della Plata (Sudamerica), il Nilo (Africa), il Gange (Asia) e il Danubio (Europa). L'Australia sarebbe stata scoperta molti anni più tardi ed ecco perchè le statue sono quattro e non cinque. Da notare la statua rappresentante il Nilo: essa si copre il viso perchè a quel tempo le sorgenti del fiume erano sconosciute. L'obelisco che sovrasta la fontana è di epoca romana, venne trovato sulla via Appia e qui sistemato. Una curiosità è legata alla colomba alla sommità dell'obelisco: essa rappresenta lo stemma del papa che commissionò la fontana al Bernini (Innocenzo X) ma anche lo spirito santo che s'irradia su tutti e quattro i continenti allora noti rappresentati dalle statue. Recentemente, poichè la fontana è minacciata dagli escrementi dei piccioni, durante l'ultimo restauro è stato inserito all'interno della stessa un meccanismo invisibile dall'esterno che emette piccole scariche elettriche per non far avvicinare i volatili.

lunedì 21 febbraio 2011

La fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna

Perchè c'è una fontana a forma di barca davanti alla scalinata di Piazza di Spagna? Essa venne costruita nel 1627 da Pietro Bernini (padre del più famoso Gian Lorenzo) con l'aiuto del figlio, un secolo prima della costruzione della famosa scalinata. L'incarico venne dal papa Urbano VIII che sembra fosse rimasto molto colpito da una barca che dopo una disastrosa piena del Tevere si fosse arenata esattamente dove oggi si trova la fontana. Per onorare la memoria di questa barca arrivata sin qui grazie a un'inondazione il papa decise di far scolpire questa fontana che i romani con il tempo hanno poi chiamato Barcaccia.  

venerdì 11 febbraio 2011

Dove finiscono le monete lanciate dentro la Fontana di Trevi?

Secondo la tradizione chi lancia di spalle una monetina dentro Fontana di Trevi un giorno tornerà a Roma. Sono migliaia le persone che ogni giorno lanciano una monetina sperando così di ritornare nella città eterna. Ma dove finiscono tutte queste monetine? Ogni giorno alle 8 del mattino, i vigili urbani circondano la fontana e aspirano con delle pompe tutte le monetine. Le raccolgono in sacchetti e le consegnano agli addetti della Caritas. I turisti che sperano di ritornare a Roma lanciando la loro monetina non sanno che con il loro gesto aiutano i poveri e i senzatetto della città. Le monete vengono poi contate, suddivise e investite in beneficenza dalla Caritas di Roma. Le monete straniere vengono divise dagli euro e inviate periodicamente con dei tir presso alcune ditte in Germania e Inghilterra dove vengono cambiate in euro. Ma quanto "frutta" Fontana di Trevi? Una cifra esorbitante: circa 700,000 euro l'anno, in media poco meno di 2,000 euro al giorno. Questa fontana non solo delizia chi la guarda ma aiuta anche moltissima gente.

lunedì 7 febbraio 2011

San Clemente e la storia "a fumetti"

San Clemente, a due passi dal Colosseo, è una chiese costruita su tre livelli: la basilica superiore, quella inferiore e una casa romana del II secolo d.C.. Nella basilica inferiore viene rievocata la leggenda di Sisinnio. Egli era il prefetto di Roma e aveva sposato una certa Teodora che era però stata convinta al voto di castità da Clemente, il santo a cui è dedicata la chiesa. Sisinnio allora fa pedinare la moglie e la trova in una catacomba ad assistere a una messa di Clemente. Ordina allora ai suoi soldati di legare e imbavagliare Clemente il quale, nel frattempo, si è trasformato in una colonna di marmo e per il peso non può essere trascinato via. Le espressioni che accompagnano la scena e che fanno sembrare la parte inferiore dell'affresco una storia a fumetti, scritte in un primitivo volgare, risalgono al 1100 circa e sono la più antica utilizzazione con intenti artistici del volgare italiano. L'espressione maggiormente degna di nota è "fili de la pute traite" con riferimento ai soldati di Sisinnio nel sollevare Clemente trasformato in colonna: una delle prime espressioni in volgare è un insulto!

 

mercoledì 2 febbraio 2011

Il cimitero acattolico

Il cimitero acattolico fu istituito per quegli stranieri ai quali era vietata la sepoltura nei cimiteri cattolici perchè professavano altre religioni. La sua costruzione risale al 1738, la data della sua tomba più antica. Si trova alle spalle della Piramide Cestia, della quale ne ingloba una parte. Moltissimi personaggi illustri vi sono sepolti: poeti, letterati, scrittori, intellettuali etc. Il luogo è estremamente suggestivo, data anche l'antichità di alcune delle sue tombe monumentali. Fra i personaggi seppelliti qui troviamo i poeti inglesi Shelley e Keats, il figlio di Goethe, Gramsci, noto intellettuale italiano morto durante il fascismo, Carlo Emilio Gadda, scrittore italiano. L'urna che raccoglie le ceneri di Gramsci riporta curiosamente un errore: vi è scritto infatti in latino Cinera Antonii Gramscii ma dovrebbe essere Cineres Antonii Gramscii .


 


lunedì 31 gennaio 2011

Pizzeria La Montecarlo

Come si può vedere dalla foto, la pizzeria La Montecarlo sembra un posto anonimo se visto da fuori, ma è una delle più tipiche pizzerie di Roma. Pieno di charme e, per la sua posizione, ideale per chi visita il centro storico. Una volta entrati non si incontrano solo turisti ma anche moltissimi romani che vogliono assaporare deliziose e finissime pizze cucinate nel tipico forno a legna. Tovaglie di carta, foto di celebrità che hanno visitato questo posto e una certa atmosfera frenetica sono le principali caratteristiche di questa pizzeria. I prezzi delle pizze oscillano tra 5 e 9 euro. L'indirizzo è Vicolo Savelli 11-13, vicino a Corso Vittorio Emanuele II. Buon appetito!

giovedì 27 gennaio 2011

La lupa di Roma

La Lupa Capitolina è una statua di bronzo a dimensioni praticamente naturali realizzata dagli etruschi nel V secolo a.C. e conservata oggi nei Musei Capitolini al Campidoglio. Durante il XV secolo vennero aggiunti anche i due gemellini, opera forse del Pollaiolo. La lupa è il simbolo della città di Roma e della sua nascita perchè secondo la leggenda la vestale Rea Silvia venne violentata dal dio Marte e dette alla luce due gemelli. Poco tempo dopo, il nonno dei due gemellini, Numitore, venne cacciato dal trono di Alba Longa, città non lontana da dove sarebbe poi nata Roma, dal fratello Amulio. Volendo evitare che i nipoti di Numitore, una volta adulti potessero rivendicare il trono usurpato, Amulio ordinò che fossero gettati nel Tevere in una cesta. La cesta si incagliò alle pendici di un colle e i gemelli subito dopo furono trovati da una lupa che si prese cura di loro, allattandoli e proteggendoli, finchè un pastore di nome Faustolo non li trovò. I due gemelli, Romolo e Remo, sono considerati tradizionalmente i fondatori di Roma: grazie alla lupa riuscirono a salvarsi e a non morire.

 

sabato 15 gennaio 2011

Mondo Arancina

Per chi ama la cucina siciliana e vuole gustare delle prelibatezze anche a Roma, non deve mancare di andare a visitare Mondo Arancina. Il nome viene dalle arancine, "palle di riso" (qui nella foto) avvolte da una leggera frittura e disponibili in 15 diversi gusti. Eccezionali! Vale la pena però anche di provare pane e panelle, le sarde, la cassata e il delizioso cannolo siciliano! Mondo Arancina negli ultimi anni ha riscosso un incredibile successo e ha potuto aprire diverse sedi a Roma e addirittura una a Notting Hill, elegante quartiere residenziale di Londra. A Roma la prima sede, aperta nel 2002, si trova a via Marcantonio Colonna 38, a due passi dalla fermata della metro A Lepanto. Un tuffo in un tipo di cucina profondamente diversa da quella romana ma sicuramente non meno eccezionale.